Perché interessarsi alla Giustizia riparativa?

“Al di là delle idee di giusto e sbagliato c’è un campo, vi incontrerò là”.

Jalal al Din Rumi

La parola giustizia evoca prevalentemente l’immagine dei tribunali, delle leggi dello Stato al quale l’abbiamo delegata per assicurare l’ordine e la tutela dei nostri diritti in cambio del nostro dovere di obbedienza alle norme. Un’idea che riduce la giustizia a un complesso sistema di regole giuridiche competenza di legislatori, avvocati e giudici, dai quali pretendiamo che stabiliscano le nostre ragioni, condannino i torti che subiamo e puniscano i colpevoli. Un pensiero di giustizia che spesso lascia un sentimento di ingiustizia, che alimenta insoddisfazione e sfiducia.
Dal momento che la fiducia è la base di qualsiasi patto e relazione sociale, da qualche decennio si sta diffondendo nel mondo, sia a livello di organizzazioni internazionali come l’ONU o il Consiglio d’Europa che di numerosi Stati, una nuova prospettiva per migliorare le pratiche di giustizia.

Mentre lo sguardo di quella tradizionale è rivolto prevalentemente a definire diritti e doveri delle parti, condanne, retribuzioni e punizioni; il nome giustizia riparativa (Restorative Justice) sottolinea l’attenzione, la cura volta alla riparazione della relazione che, a differenza della retribuzione, non può essere imposta, ma presuppone un processo personale volontario di responsabilizzazione e di reciproco riconoscimento fra le parti attraverso il riconoscimento profondo delle rispettive emozioni, sofferenze, bisogni, intenzioni e valori.

Accanto all’idea di una giustizia delegata, imposta dall’alto di leggi generali e astratte con colpe e doveri, sta germogliando la necessità di: uno spazio d’incontro per riappropriarci della nostra fragile umanità; un tempo per riconoscerci nei bisogni vitali che ci accomunano, nei sentimenti che li segnalano, nelle emozioni che muovono la nostra responsabilità.

La giustizia riparativa offre pratiche che curano il sentimento di ingiustizia e la sfiducia attraverso la responsabilizzazione delle persone nel pieno rispetto delle loro libertà. Il suo campo di applicazione oltrepassa i confini dell’ordinamento giudiziario estendendosi ad ambiti quali: l’aiuto alle vittime, la riabilitazione degli autori di reato, la gestione dei conflitti famigliari, sul lavoro, scolastici, l’educazione alla cittadinanza, la comunicazione, il dialogo democratico. Ancorché il suo approccio sia multidisciplinare, così come vuol esser complementare alla giustizia ordinaria, la giustizia riparativa non si sostituisce alle attività e competenze specifiche di operatori sociali, psicologi e altre figure professionali con le quali desidera però creare una rete di scambio e collaborazione.

In Ticino una sezione dello SwissRJforum (www.swissrjforum.ch) si occupa di diffondere questi principi, sviluppare progetti e attività nel nostro territorio.

Chi fosse interessato a saperne di più o a far parte del nostro gruppo contatti: info@giustiziariparativa.ch  

Novità della piattaforma rJustice

04.12.2023 Newsletter rJUSTICE (RJ Week 2023)
- Gruppi di lavoro regionali. L'esempio del Ticino (PDF).
- I circoli familiari (PDF)
29.10.2023 L’association Giustizia Riparativa, rJustice, en collaboration avec l’Università della Svizzera italiana (USI) et le Dipartimento della Cultura e dello Sport (DECS) vous invitent à la
Journée de réflexion: …. E se ascoltassimo?
Samedi 18 novembre 2023 à l’Auditorium de l’USI
dès 9h (Flyer PDF). Merci de vous inscrire via le lien suivant link / per partecipare all’evento è necessario iscriversi al seguente link